Roma sfida Lazzate: profughi nel Borgo

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Profughi in pieno Borgo e durante la festa: così la Prefettura organizza l’attacco al comune simbolo della resistenza allo stato e a Roma.profughi

Il Borgo di Lazzate è il nostro fiore all’occhiello, con il centro riqualificato, le facciate dipinte, i fiori sui balconi. Tutto quello che in tanti ci invidiano. Tra pochi giorni, venerdì 28 luglio, inizierà la tradizionale festa patronale «Vacanze nel Borgo», uno dei momenti più attesi della vita cittadina, con il borgo che si anima in festa.

Evidentemente tutto questo a qualcuno non va bene, e fa di tutto per cercare di rovinarlo, lordarlo e distruggerlo. Non nascondiamoci dietro ad un dito: Lazzate è un simbolo di buona amministrazione, un simbolo leghista, un simbolo di resistenza rispetto alle angherie dello stato centrale e alla sua sgangherata macchina burocratica. Un simbolo di resistenza, negli ultimi anni, allo scellerato business dell’accoglienza. Quella con cui stanno giustificando l’invasione africana dell’Italia e in particolar modo della Padania. Noi siamo dei nemici per Roma, da anni. Ne siamo consapevoli, anzi ne andiamo fieri. Era inevitabile che prima o poi Roma avrebbe tentato di reagire e di farcela pagare.

NOTIZIE DI ARRIVO DI PRESUNTI PROFUGHI

Scopriamo oggi, dopo alcuni giorni in cui le voci circolavano con sempre più insistenza, che con tutta probabilità il Prefetto spedirà a breve dei richiedenti asilo a Lazzate. Nell’omertà e nel silenzio più totale dei protagonisti, nessuno dei quali ha pensato bene di informare il nostro Sindaco, siamo comunque riusciti a far fallire il primo obiettivo del piano: l’effetto sorpresa. Il dove e il quando arriveranno non lasciano poi dubbi: questo è un vero e proprio attacco a Lazzate e a ciò che rappresenta. Una provocazione. I presunti profughi, con tutta probabilità, arriveranno nel cuore del Borgo di Lazzate e proprio nei giorni della nostra festa patronale, la sentitissima Vacanze nel Borgo. Un affronto e una provocazione degni di uno stato sudamericano, e perciò inaccettabile.

IL COMUNE HA SCRITTO AL PREFETTO

Come da comunicato stampa ufficiale, abbiamo chiesto al Prefetto di confermare o smentire immediatamente le informazioni in nostro possesso. Ovvero, pare che la Cooperativa D&G Research di Seveso, o comunque nella persona del suo legale rappresentante, una delle società attive nel mercato dell’accoglienza, avrebbe (da quanto risulta) acquistato ben due appartamenti in via Volta 14, in pieno centro storico, a ridosso del noto ristorante «Osteria del Borgo». L’atto di vendita si sarebbe già perfezionato e sono già stati ultimati piccoli lavori di imbiancatura, oltreché gli acquisti dei suppellettili essenziali, come la lavatrice.

Il luogo scelto è quanto di più inadatto e problematico potessero scegliere: si trova, come detto, in pieno centro storico, con i balconi che danno proprio sulla strada principale. Gli appartamenti insistono poi in un cortile molto grande, dove convivono in spazi comuni ben 13 famiglie, con la presenza di ben 7 minori, per un totale di 28 residenti.

Il messaggio dello stato centrale è chiaro, ed è il guanto di sfida lanciato alla nostra comunità, quasi per punire la fierezza con cui avevamo respinto, nel recente passato, l’idea di allestire una tendopoli.

Roma vuole darci una lezione, ma sono sicuro che noi venderemo cara la pelle, come Asterix e Obelix in quello sperduto villaggio della Gallia.