I furti sono raddoppiati e la colpa non è di Salvini

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Il caso del rapinatore freddato martedì a Vaprio d’Adda, vittima dei colpi esplosi dallo stesso proprietario di casa, è solo l’occasione utile, ma che non sarebbe nemmeno necessaria, per ricordare che in Italia c’è un enorme problema legato ai furti in abitazione. Purtroppo, in questa sgangherata penisola italica, ogni questione finisce vittima di stupide e speciose contrapposizioni ideologiche, che passano sopra ad ogni evidenza oggettiva, scientifica e persino statistica. Perché c’è una parte della politica – e dei suoi politicanti – in Italia, che continua ad essere pervicacemente convinta che il tema della sicurezza, soprattutto quando si parla delle nostre abitazioni, sia solo uno spauracchio agitato da alcuni esponenti politici per spregevoli fini elettorali. E se qualcuno denuncia, per esempio, la schizofrenia di uno Stato incapace di perseguire i delinquenti (il ladro di Vaprio d’Adda era un albanese 22enne con precedenti penali e già espulso nel 2013) ma al contrario veloce nell’incriminare per omicidio volontario chi si difende, subito arriva l’accusa di «populismo». E questo atteggiamento un po’ idiota, mi sarà concesso, raggiunge punte di imbecillità assoluta proprio quando si registrano casi eclatanti come quello di ieri. Perché gli stessi che con sicurezza e spavalderia ignorano e negano per tutto l’anno dati scientifici vengono poi fulminati dal breve volgere di questi singoli ed efferati episodi, che naturalmente scuotono l’opinione pubblica. A quel punto, di fronte ad un ladro ucciso mentre compiva un furto e la successiva velocissima incriminazione per omicidio volontario di chi si è difeso in casa propria, ecco che tentano di non farsi travolgere dall’onda emotiva della piazza, precipitandosi ad ammettere che, effettivamente, forse qualche problema esiste. Ma lo fanno, come dicevo, nella maniera più imbecille. Perché ieri in TV era un continuo proferire frasi del tipo:

mi spiace farlo, ma tocca dare ragione a Salvini…

è brutto da dire, ma forse ha ragione Salvini…

non voglio dare ragione a Salvini, ma certamente…

Pare che la prima preoccupazione, per taluni politici italioti, sia quella di non dare ragiona a Salvini. Perché loro sono davvero convinti, ne sono certo, che il problema non sia il numero enorme raggiunto dai furti nelle abitazioni, bensì Matteo Salvini che potrebbe avvantaggiarsene elettoralmente. Roba da ricovero.

I NUMERI SPAVENTOSI DI UN FENOMENO FUORI CONTROLLO

Quello che ignorano questi politicanti da strapazzo, è che il fenomeno dei furti nelle abitazioni è totalmente fuori da ogni controllo. I dati Istat (non i comizi di Matteo Salvini) sono davvero allarmanti e impietosi: i soli furti in abitazione sono passati dai 141.601 del 2006 ai 251.422 del 2013. Stiamo parlando di una dimensione molto simile al raddoppio, in solo sette anni.

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Se guardiamo il panorama europeo, dati Eurostat, si conferma che l’Italia ha un grosso problema con i furti nella abitazioni: sono troppi e in costante e vertiginoso aumento negli ultimi anni.

E non funziona per tutti così, nel senso che vi sono Stati in cui questa tipologia di reati, ma più in generale vale anche per gli altri delitti, è stata aggredita con più decisione e sicuramente con più efficacia. In Inghilterra, per esempio, negli ultimi 10 anni i furti in abitazione sono dimezzati: da 437.000 del 2002 ai 227.000 del 2012, e continuano a scendere. Anche negli Stati Uniti, considerata a torto la patria di furti, rapine ed omicidi, dal 1994 al 2011 il tasso di furti e rapine è diminuito del 56%.

Ma come mai da noi continuano a crescere? Diciamo che continuare ad approvare, sotto forme diverse, indulti, sconti di pena e svuota carceri vari, non aiuta a diminuire le probabilità che uno di questi criminali messi maldestramente a piede libero venga a farci visita. Così come un sistema giudiziario che appare efficace ed efficiente solo quando c’è da incriminare la vittima dei furti, ma al contrario latita quando c’è da rincorrere ladri, ladruncoli e furfanti di ogni risma. Guarda caso anche quest’ultimo episodio riguardante un recidivo, clandestino e gia colpito da un decreto di espulsione. Ma ancora scorrazzava libero per l’Italia. Ci aggiungiamo poi una bella fetta della politica, quella convinta che il problema sia Salvini e non gli oltre 250.000 furti, ed ecco che ci ritroviamo nel paradiso dei delinquenti. L’Italia pare uno Stato costruito a misura di chi delinque, viola la legge, calpesta gli onesti, truffa, depreda le proprietà altrui, entra e soggiorna illegalmente in Italia e che alla fine la fa sempre franca. Sempre. Mi sembra anche logico che questi professionisti, coccolati da tale affettuoso sistema, facciano a gara per venire qui nei confini italici ad esercitare la loro professione. E ormai le abitazioni potenzialmente «visitabili» da questi individui, non sono più sufficienti a soddisfare la gran richiesta di questo esercito di ladri, così che si trovano costretti a passare e ripassare più volte nelle stesse case. Ma il problema, per qualcuno, rimane Matteo Salvini.

Una risposta a “I furti sono raddoppiati e la colpa non è di Salvini”

  1. […] liberano i delinquenti, quasi che ci prendano gusto a lasciare nelle peste le brave persone. Ho già raccontato come i furti nelle abitazioni, dati Istat, siano quasi raddoppiati solo negli ultimi sette anni, […]