Causa a Pedemontana: la Provincia si sfila, ma i comuni della B2 non lo sanno

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Pietro Luigi Ponti detto Gigi, Sindaco di Cesano Maderno e Pietro Luigi Ponti detto Gigi, Presidente della Provincia di Monza e Brianza. Io, come altri, eravamo convinti fossero la stessa identica persona, un caso classico di doppio incarico (anche se in questo caso imposto dalla novellata legge Renziana sulle province). Da ieri cominciano però ad emergere elementi che ci interrogano su un possibile caso, davvero straordinario, di sdoppiamento della personalità. O forse si tratta di due gemelli, magari separati alla nascita?

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Il mese scorso, gli amici della Lega Nord locale, mi avevano segnalato una delibera della Giunta Comunale di Cesano Maderno, datata 3 novembre 2015. In quella data i sette componenti dell’esecutivo, tutti presenti, deliberavano un’azione giudiziaria da muoversi contro Regione Lombardia, Autostrada Pedemontana Lombarda e Concessioni Autostradali Lombarde. Il tutto, recitava il testo della delibera, in accordo con i comuni interessati alla tratta B2 di Pedemontana (Barlassina, Meda, Lentate sul Seveso, Seveso e Bovisio Masciago) e con la Provincia di Monza Brianza. Una mera azione di bassa propaganda politica, ma che naturalmente prevedeva un costo per tutti i cittadini: l’accordo parlava di una ripartizione delle spese, per il momento quantificate in 10.913,84€, tra i vari enti in egual misura.

La decisione della Provincia mi appariva alquanto bizzarra, soprattutto perché si andava ad evidenziare e denunciare le palesi carenze infrastrutturali e i livelli di sicurezza di una strada (la Milano-Meda) che in quel tratto è di proprietà della stessa Provincia, anche se ancora in gestione alla Città Metropolitana di Milano. Ci aggiungiamo poi che così facendo si trascinava in tribunale Regione Lombardia, l’unico organismo che è corso in aiuto delle province, pur avendo anch’essa subito tagli enormi dal Governo Renzi (che è segretario del PD , cioè del partito di Gigi Ponti); basti sapere che negli stessi giorni in cui si votava questa delibera per promuovere l’azione legale, Regione Lombardia staccava un assegno “regalo” di 1.800.000€ proprio in favore della Provincia di Monza, e proprio per finanziare la manutenzione delle strade.

Sorvoliamo poi l’aspetto legato al professionista selezionato da questi comuni, che in maniera casuale risulta essere l’Avv. Claudio Colombo, che per pura coincidenza ricopre pure la carica di Assessore all’urbanistica nel Comune di Monza. E quale sarà il partito a cui appartiene il Sindaco di Monza? Notizie abbastanza attendibili ci indicano essere il Partito Democratico. Una serie incredibile di coincidenze. Niente di illegale sia inteso, ma c’è un magazzino di questioni di opportunità e buon gusto che avrebbero consigliato di scegliere un nome diverso. Ma va bene. Il PD può permetterselo.

Tutti questi motivi mi hanno indotto, nella seduta di ieri di Consiglio Provinciale, a presentare un’interpellanza direttamente al Presidente Gigi Ponti. Mentre chiedevo dove potessi trovare traccia di questa decisione assunta dalla Provincia, non avendo trovato nulla sull’Albo Pretorio, venivo subito stoppato, anche con una buona dose di foga.

Non c’è nessun documento, perché la Provincia non ha fatto nessuna causa a Regione, Pedemontana o CAL

Ottimo. E come mai io avevo un testo, aperto davanti ai miei occhi, di una delibera di Cesano in cui si diceva proprio il contrario?

Lei avrà in mano una bozza della delibera, in quella approvata definitivamente non è citata la Provincia di Monza e Brianza, stiamo compiendo delle valutazioni, al momento l’iniziativa è stata portata avanti solo dai comuni interessati

Bene. Di fronte a tale e tanta sicurezza non ho potuto far altro che prenderne atto, chiudere il mio intervento e passare oltre.

Ma ci sarà da fidarsi delle parole del Presidente della Provincia Pietro Luigi Ponti detto Gigi? Certamente si, bisogna fidarsi. Però, ho pensato, una controllatina agli atti, giusto per scrupolo, giusto per verificare è sempre meglio darla.

Ed ecco che con mia grande sorpresa e stupore (gulp e doppio gulp!) collegandomi all’Albo Pretorio del Comune di Cesano Maderno, secondo voi quale versione di delibera ritrovo? Giusto appunto questa, che annovera pure la Provincia di Monza e della Brianza tra gli enti “ribelli” che hanno mosso l’azione giudiziaria contro la Regione Lombardia, Pedemontana e CAL. Tra i presenti, e votanti, di quella delibera, figura naturalmente anche Pietro Luigi Ponti, detto Gigi. E allora com’è possibile che il Ponti Presidente della Provincia non conosca le decisioni deliberate dal Ponti sindaco di Cesano?

A questo punto la confusione aumenta. Perché alla fine, la Provincia avrà condiviso o no quest’azione? Formalmente no, visto che non vi sono atti pubblicati in merito e visto che il Presidente ha negato che sia stata presa tale decisione. Ma allora com’è possibile che la Provincia di Monza sarà chiamata a pagare, come scritto nella delibera di Cesano Maderno, la spettante quota di spese legali?

Il mistero s’infittisce. Andiamo allora a scartabellare tra le delibere dei restanti comuni. E cosa scopriamo? Quasi tutti i comuni, eccetto Bovisio Masciago che pare non aver deliberato, hanno approvato delibere identiche a quelle di Cesano. Barlassina,Meda,Lentate s/s eSeveso hanno deciso di muovere azione legale nei confronti di Regione Lombardia e Pedemontana, e di farlo

in accordo con gli altri enti locali interessati tra cui i Comuni di Seveso, Barlassina, Meda, Lentate sul Seveso e Bovisio Masciago, oltre che della Provincia di Monza e della Brianza

e di ripartire le spese

a carico di ciascun ente locale interessato (Provincia di Monza e della Brianza, unitamente ai Comuni di Cesano Maderno, Barlassina, Meda, Lentate sul Seveso, Seveso e Bovisio Masciago) e suddivisa in egual misura tra loro

Strano che tutti i comuni abbiano compiuto lo stesso medesimo errore, non vi pare? Strano che tutti i comuni abbiano acquisito e deliberato il consenso della Provincia di Monza ad agire legalmente e pure a farsi carico di un pezzetto di spesa, nonostante la Provincia stessa non fosse informata di nulla. Anzi, il Presidente ha dichiarato esplicitamente che la Provincia non ha partecipato a questa iniziativa.

Possiamo immaginare che queste delibere, a questo punto, siano da considerarsi tutte nulle. Ma qualcuno lo dirà questo ai comuni interessati? Oppure deve avvisarli Andrea Monti del fatto che il prode Presidente della Provincia, al contrario di ciò che loro pensavano e credevano – tanto che hanno deliberato in tal senso – non sarà al loro fianco in questa inutile e dispendiosa battaglia legale contro Regione Lombardia?

Alla fine, come amo spesso ricordare, chi legge ilMonti.com è sempre più informato di tutti! Dovrebbero leggermi più spesso anche i due “gemelli” Pietro Luigi Ponti detto Gigi, eviterebbero per tempo queste magre figure.