Unione del vimercatese: ecco perché l’ex sindaco Stucchi mi attacca

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Capita di non essere simpatici a tutti  e capita ancora più facilmente quando si contrasta qualche progetto o ci si oppone a qualche interesse, piccolo o grande che sia. Subire le critiche fa parte del gioco, ed avere opinioni o visioni diverse è legittimo e sacrosanto. Non sono tipo da tirarmi indietro di fronte ad una polemica, anzi, ma abbassare il livello della discussione all’insulto gratuito lo trovo disdicevole. Ma a tutto c’è una spiegazione. Sabato scorso ho ricevuto un pesante attacco dall’ex sindaco di Sulbiate Maurizio Stucchi, con una lettera pubblicata su “Il Cittadino” edizione del Vimercatese (che riporto in fondo a questo articolo per chi non l’avesse letta). Il tema è ancora il vimercatese, la salvaguardia del territorio, la grande distribuzione e l’unione dei comuni. Ecco la risposta che ho inviato oggi al direttore.

Egregio Direttore,

ho letto la missiva a firma del sig. Maurizio Stucchi, che avete pubblicato sulle pagine del vostro giornale di sabato 6 settembre (ed. Vimercatese)  in cui quest’ultimo si esibisce in una serie di pesanti apprezzamenti personali nei mie confronti, prima di avventurarsi in alcune analisi sul futuro assetto istituzionale dell’area vimercatese. Le confesso che mi risulta difficile confrontarmi con chi, come in questo caso, conduce la discussione sul terreno dell’insulto gratuito, tanto facile da esternare quanto inutile e dannoso al fine di costruire un leale, seppur duro e magari anche aspro, confronto su tematiche così importanti e delicate. Personalmente sono solito confrontarmi sulle idee, sui progetti, sulle opinioni; sono queste le cose che fanno la differenza. Non l’età anagrafica, l’essere donne oppure uomini, o peggio il mestiere del padre o della madre del mio interlocutore. Evidentemente chi è a corto di argomenti, o peggio chi si sente colpito nel vivo delle proprie responsabilità politiche, reagisce male, manifestando il peggio di sé. E così è successo anche questa volta. Credo ci sia un motivo ben preciso che ha spinto il sig. Maurizio Stucchi a vergare una lettera così spregevole, piena di odio, iraconda e ostile verso la mia persona. Il motivo è semplice, e ha a che fare, guarda caso, con una storia legata alla costruzione di un outlet. Il sig. Stucchi venne qualche anno fa, nel giugno del 2011, negli uffici della Provincia, per incontrare il Presidente Allevi e il sottoscritto. Vi assicuro che nel suo atteggiamento verso di me non traspariva, nonostante fosse passato qualche anno dal mio insediamento, quella pessima considerazione che ha manifestato nella lettera, e che evidentemente deve aver maturato dopo l’esito di quell’incontro. Il sig. Stucchi, allora Sindaco di Sulbiate, tentò di convincere la Provincia a condividere l’idea di realizzare un grande Outlet, di circa 40.000 metri quadrati, proprio in una delle zone più belle e verdi della Brianza, ovvero nel suo comune, a Sulbiate. Ricordo bene l’energia con cui tentava di convincere me, anche in qualità di assessore al turismo, della bontà di questo progetto. Credo che il sig. Stucchi fu stupito dalla fermezza con cui mi opposi a quel progetto, evidentemente credeva di trovarsi di fronte, data appunto la mia giovane età, ad un “ragazzotto” più malleabile. Anche perché il sottoscritto era già impegnato da tempo, come Assessore alle attività produttive, sul fronte della lotta al proliferare indiscriminato della grande distribuzione in Brianza. Non a caso pretesi l’inserimento di una precisa moratoria per la grande distribuzione già nella prima bozza del PTCP. Tutto questo a qualcuno ha dato e da ancora fastidio, è inevitabile quando si va ad intaccare interessi così importanti. Ma il “ragazzotto” Monti Andrea, caro Maurizio Stucchi, ha evidentemente le spalle abbastanza larghe, e non si fa intimorire da nessuna minaccia tantomeno da puerili insulti, che nemmeno mi sfiorano. Questa vicenda dell’Outlet, è bene ricordarlo, costò la carica di Sindaco allo stesso Stucchi, che dopo aver perso l’appoggio della maggioranza PD, tentò di salvarsi facendosi appoggiare dai consiglieri PDL (e già questo è sufficientemente significativo), ma si dovette poi arrendere quando fu sfiduciato con le dimissioni in massa dei consiglieri. Ecco allora evidenti i motivi per cui, in questi anni, Stucchi ha covato un certo sentimento di odio nei miei confronti, che ha esternato pubblicamente alla prima occasione utile. Questo modo di intendere la politica e la gestione del proprio territorio, tipico della prima repubblica, è uno dei motivi che mi hanno spinto ad impegnarmi in politica, e a continuare a farlo a prescindere dalle cariche istituzionali ricoperte.

Tornando al tema dell’unione dei Comuni promossa da Vimercate, l’intervento di Stucchi non fa altro che confermare tutte le mie paure e perplessità: si conferma infatti come il progetto miri ad una riorganizzazione diversa dei soggetti istituzionali chiamati a governare la famosa “area vasta” e non semplicemente la creazione di una unione di comuni per ottimizzare i servizi. L’idea, lo fa intendere bene Stucchi, sarebbe quella di creare un soggetto nuovo, addirittura evoca l’intervento “romano” di Rampi, chiamato a governare il vimercatese, sostituendosi quindi alla Provincia. Conferma quindi la mia analisi, con cui avevo messo in guardia i Sindaci, avvisandoli che erano stati coinvolti in qualcosa di diverso della classica unione, andando a creare un soggetto che tanto assomiglia ad una “mini provincia”. E permettetemi, la preoccupazione aumenta quando Stucchi ricorda ancora una volta come quella zona sia più verde di altre, facendo sottintendere che vi sia quindi ampio spazio per nuovo consumo di territorio. Una visione che contrasta diametralmente con la visione della Provincia (ecco allora perché si critica ferocemente), che attraverso il PTCP ha cercato invece di tutelare al massimo ogni area verde, anche e soprattutto dove, come nella parte est della Brianza, di verde fortunatamente ne abbiamo ancora parecchio. A questo punto sarebbe più onesto chiarire a tutti, e soprattutto ai comuni interessati, quale sia il vero progetto che sta dietro all’idea dell’unione dei Comuni: è davvero il prototipo di un futuro nuovo soggetto istituzionale per gestire l’area vasta? Invito a discutere su questo, se si è attrezzati per farlo, evitando di abbassare il livello del dibattito all’insulto personale.

Assessore Andrea Monti

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