Io sto con Donatella Galli, e voi? Non si fa un processo per una battuta.

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Notizia di ieri che Donatella Galli, consigliere leghista uscente della nostra provincia, è stata addirittura rinviata a giudizio per la sua infelice battuta, scritta a commento di un post (tra l’altro nemmeno suo )su Facebook qualche tempo fa, in cui si lasciò andare in un “Forza Etna, forza Vesuvio, forza Marsili”. La vicenda, seppur ora dimenticata dai più, scatenò un breve ma intensissimo putiferio, in cui alla fine la vera vittima fu la stessa Donatella. Piovvero su di lei i più bestiali tra gli insulti, i più irripetibili, di quel lurido genere che solo nella rete si può cogliere, perché si sa che solo dietro ad una tastiera ruggiscono più forte i “leoni”. Fu oggetto addirittura di contraffazioni e furti di identità, in cui arrivarono ad attribuirle affermazioni mai dette, accostandola a foto ed immagini sconcertanti. La costrinsero a chiudere il profilo Facebook e per un po’ a chiudersi anche dentro il fortino delle mura amiche, quelle di casa. Questa è la rete, bellezza. Lo sappiamo. E tutto alla fine si esaurì in qualche settimana.
Capita poi che siamo costretti a vivere in questo strambo stato chiamato Italia, in cui il diritto è solo uno dei colpi del tennis, perché in fatto di giustizia tutto sembra andare invece al rovescio. Ed ecco allora che a un tale avvocato di Napoli, che di nome fa Angelo Pisani, (potete farne conoscenza sul suo sito) viene in mente di sporgere addirittura denuncia, una di quelle vere, nei tribunali veri, contro Donatella Galli, rea di aver scritto una battuta, certo del cazzo, su Facebook. Angelo Pisani si è sentito particolarmente offeso. Ed è strano però che uno come lui si sia offeso a tal punto per una semplice battuta del cazzo. E ho ragione a meravigliarmene perché lui è lo stesso avvocato Angelo Pisani che è andato da Barbara D’Urso, su Canale 5, a spiegarci che il gesto dell’ombrello che fece Maradona in diretta TV da Fazio, non era offensivo. Evidentemente la fantasia l’aveva esaurita tutta lì dalla D’Urso, dove tra l’altro andò a spiegare pure che Maradona non è un evasore ed è innocente. Oh, magari è pure vero, come è vero però che se mi fai il gesto dell’ombrello in linea teorica dovrei offendermi. Poi certo mica vado a denunciare Maradona perché mi ha fatto il gesto dell’ombrello? Oh no? Mi limiterò a mandarlo a quel paese, nel caso. Invece, evidentemente non appagato del gravoso impegno di Presidente dell’ottavo Municipio di Napoli (non dovevano abolirle le Municipalità?), Pisani ha trovato un ritaglio di tempo per andare a denunciare la nostra Donatella Galli per una battuta del cazzo. Roba da matti.
Il fatto è che in uno stato come quello italiano certe denunce dovrebbero farle marcire negli armadi o magari gettarle direttamente nel cestino. In uno stato dove i tribunali sono pieni fino al collo di lavoro per cause vere, dove imprenditori aspettano anni per trovare giustizia rispetto ai loro debitori, oppure dove i carnefici capita che se la cavano grazie alle prescrizioni, o peggio dove uno come Luca Delfino viene lasciato a piede libero e va ad uccidere altre persone. Come possiamo accettare che si perda tempo perseguitando l’autrice di una battuta del cazzo su Facebook? L’accusa con cui si va a giudizio è di aver propagandato «idee fondate sulla superiorità razziale ed etnica degli italiani settentrionali rispetto ai meridionali» e di «discriminazione razziale ed etnica». Una battuta del menga significa propagandare la superiorità della razza? Una battuta cretina significa discriminazione razziale ed etnica? Credo si sia persa la ragione e la misura, e soprattutto sostenere una cosa del genere significa innanzitutto offendere chi ha subito, o ancora subisce, questi delitti aberranti. Chi governa la giustizia ha il dovere non solo di essere giusto, ma anche di apparire giusto. Altrimenti la gente si arrabbia, altrimenti non capisce perché si è feroci con le persone per bene e accondiscendenti con i delinquenti.
Mi domando poi, visto che qualcuno si sarebbe offeso per questa battuta cretina scritta a commento di un post altrui, se anche noi abbiamo diritto di offenderci per tutto ciò che siamo costretti a subire, in qualità di cittadini con passaporto italiano? Cioè, per farmi capire, non mi sarei dovuto offendere tutte le volte che recandomi all’estero mi sono sentito deridere da chi mi accostava a cose tipo: mafia, camorra, pizza e mandolino? Chi avrei dovuto denunciare quando sentivo lordare la mia dignità solo perché portavo il passaporto di uno stato nel cui confine esistono realtà in cui la madonna viene fatta inchinare davanti ad un lurido mafioso? E non mi sarei dovuto offendere quando leggevo che proprio li a Scampia, dove pare che si offendano così tanto per le battute del cazzo della Donatella Galli, addirittura capita che le donne facciano la rivolta contro i Carabinieri che arrestano i delinquenti? O semplicemente non ci saremmo dovuti offendere davanti all’ennesima richiesta di soldi o di trattamenti particolari per l’ennesima crisi della città di Napoli? Una città che non riesce nemmeno a smaltirsi i proprio rifiuti?
E certo, è più difficile e rischiso prendersela però con i camorristi, o no? Ma è anche molto più difficile, evidentemente, farsi un po’ di autocritica vero? Come dite la? Chiagni e fotti? Eh si, il vittimismo, sempre colpa degli altri. Ecco perché allora è molto più facile perseguitare una semplice moglie e madre con la passione per la politica, rea solo di essersi sfogata, magari nella maniera sbagliata, magari un giorno che era chiamata a compilare il solito F24 per pagare le tasse, le stesse che vanno poi a formare quella montagna di soldi, 60 miliardi di euro, che è il residuo fiscale della Lombardia, ovvero tasse che da qui partono e che da qui non tornano più? E che magari, chi lo sa, dopo un lunghissimo giro potrebbero ancora tornare proprio a Napoli, per aiutare i suoi bilanci.
Ecco allora perché io sto con Donatella, la difendo anche adesso, anche se ha fatto una battuta del cazzo. Perché non si può processare una persona per una battuta, perché se iniziamo a fare i conti di chi si deve offendere, bhé statene certi, ad essere incazzati dovremmo essere noi.

9 risposte a “Io sto con Donatella Galli, e voi? Non si fa un processo per una battuta.”

  1. Il linguaggio agisce entro quella roba che si chiama “contesto culturale”. Se uno afferma che ai neri piacciono le banane non sta discettando di preferenze alimentari, ma sta equiparando i neri alle scimmie. Allo stesso modo, se uno dice “Forza Vesuvio” non fa solo una battuta infelice, ma aggiunge un’ennesima idiozia alle molte “maledizioni dei meridionali”; e i “motivi” di queste tradizionali “battute” (radicate al nord, ma sarà sicuramente un caso) sono ben noti quanto razzisti. Ma si può sempre fingere di non saperlo.

    1. Credo che nessuno abbia mai messo in discussione l’ovvietà che ha sottolineato, tantomeno io, infatti più volte nel pezzo che avrà avuto la bontà di leggere ho censurato a più riprese e con fermezza quanto scritto su facebook. Qui si discute di altro, di qualcuno che a tre parole tre, scritte a commento di una foto su FB ci ha costruito sopra una denuncia e addirittura in processo. Questo mi pare eccessivo, anche contro un cittadino del Nord Italia, a cui lei attribuisce una propensione maggiore all’intemperanza verbale (sicuramente avrà basi scientifiche per sostenerlo, magari qualcosa che ha a che fare con le dimensione dei crani, o il numero di vertebre!). D’altro canto credo che l’intemperanza verbale a sfondo razzista sia grave, ma certo molto meno grave dello sfruttamento, per esempio, di persone che arrivano dal centro Africa per raccogliere pomodori, farli vivere come bestie, trattarli come animali e magari sparargli contro se osano ribellarsi. Ma i processi si fanno contro chi dice barzellette su FB. Le sembra normale?

      1. Gentile signor Monti, il suo messaggio sarebbe potuto essere anche condivisibile. Peccato per l’ultima frase che minimizza il tutto a barzelletta. In fin dei conti non è in nostra disposizione discutere dell’arbitrio dell’avvocato Pisani, nè ci è concesso insinuare sulle presunte (e nascoste) intenzioni che lo hanno spinto alla denuncia. Ci si attiene alle parole scritte, e queste raccontano che un politico non può usare espressioni discriminatorie per via della carica che ricopre. Quelle parole, se dette da un politico, per via della sua credibilità, legittimano i pregiudizi dell’uomo della strada. E lei sa bene che i pregiudizi sono il nutriente naturale della violenza. Che si rida pure di queste “barzellette”, ma tra le 4 mura private e non in pubblico, proprio per il potenziale di degrado che rappresentano.

        1. In effetti lo ha fatto nella sua bacheca tra i suoi amici, se proprio si trova soddisfazione nel sviscerare il nulla

      2. Vorrei aggiungere anche che, essendo il Parlamento sovrano per la scrittura delle leggi e della definizione dei contorni civili entro i quali possiamo muoverci in quanto società, l’unica via praticabile sarebbe quella politica. Cioè raccogliere il necessario consenso in Parlamento per riscrivere la legge Mancino. Se non ci si riesce, un motivo ci sarà. E no, non è il complotto plutomassonico dei Raeliani contro la Lega Nord, ma forse il fatto che la maggioranza dei nostri parlamentari ritiene, oggi nel 2014, la legge Mancino necessaria.

        1. Bhe le ricordo che la democrazia non è la dittatura della maggioranza, anche le voci minoritarie di dissenso hanno diritto di tribuna. Quando il parlamento voterà la sua stessa chiusura parleremo lo stesso, appunto violando la legge se necessario. Perché anche Mussolini l’ha votato il Parlamento, ma molti in buona pace non ci sono rimasti

          1. Mah, fossi in Lei, io riserverei gli afflati di libertà per cause che valgano davvero la pena di essere combattute, che non difendere la liceità (e non la libertà, le faccio notare) di proferire “barzellette”.

          2. Le faccio notare che lei non detiene la verità, così ogni tanto lo tenga presente, tra una sentenza è l’altra. Così magari troverà il tempo x riflettere sulla leggerezza dei suoi ragionamenti. Buona serata

  2. Da semplice uomo della strada Sig Jam io non so da quale parte di questo strano paese Lei sia ! ma le posso dire che che come comunissimo cittadino possiedo un buon cervello in grado di discernere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, grazie al’educazione ricevuta dai miei genitori , e per quanto riguarda il razzismo lei ne ha espresso a badilate,essendo io un abitante di quella zona che lei definisce nord ,si ricordi che un popolo si definisce per ciò che ha fatto e per ciò che fa , il razzismo che lei attribuisce a noi ,lo ha espresso lei stesso a tutte le persone nate qui fra cui anch’io,che non ho mai espresso razzismo verso nessuno ,non importa da dove esso venisse , per quanto riguarda la legge Mancino è meglio lasciarla dove sta ,perché e un esempio di negazione alla libertà di espressione e non solo , si vede che lei non ha mai avuto a che fare con certi individui e subire le loro sopraffazioni e non poter dire nulla, in quanto saprebbe di andarci di mezzo anche se le ragioni sono tutte sue , un augurio Sig Jam le auguro che non le capiti mai di dover subire ciò che molta gente comune o probabilmente populista come la chiamerebbe probabilmente lei , subisce ogni giorno grazie a certe leggi fatte da certi personaggi di cui avremmo potuto fare volentieri a meno, un consiglio prima di dare dei razzisti agli altri si guardi un attimino allo specchio lei ha offeso molta gente che razzista non è ,e per quanto riguarda la signora Galli , io certi errori non li avrei mai fatti ! e sapesse quanti rospi abbiamo sempre dovuto sopportare da certi politici che lei definirebbe del sud che ci hanno propinato a noi come popoli di queste latitudini , con i risultati che si vedono a livello nazionale, questa è una nave che affonda ma pochi saprebbero metterla al sicuro e non è certo con certa gente che la si potrà mai salvare, perché il paese ormai è tutto marcio grazie a certi politici in doppio petto ed anche a certi individui fra cui un certo tecnico che ha dato il via a cose pazzesche grazie anche a un certo signore che lo ha propinato alla nazione essendo lui ed il seguito politico anticostituzionale ,e non più legittimato a governare in quanto la corte costituzionale ha affermato tutto ciò anticostituzionale e non più valida ,per cui questo paese è sotto dittatura da diversi anni ,e cosa vi è di peggio se non questo? qua stanno svendendo il paese e nessuno dice niente, un’altro genio della politica, un uomo di cui Dante darebbe un giudizio negativo ed assegnerebbe un bruttissimo posto negli inferi, e con lui i suoi soci sta cedendo il 35% della rete elettrica ai cinesi e nessuno dice nulla , questi personaggi sono 100000 volte peggio della Sig -ra Donatella Galli !!!