Province, lo Stato ha inventato il moto perpetuo

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Lo Stato preleva l’addizionale RC Auto alle Province, costringendole a tagliare i BUS che obbligheranno ad utilizzare di più le automobili, aumentando l’incasso dello Stato. Il moto perpetuo.

 

Eureka! Esclamò Archimede dinanzi all’ennesima invenzione. Ora però anche il grande genio di Siracusa, divenuto famoso per aver piegato con le sue invenzioni la potenza romana, deve inchinarsi dopo secoli agli acerrimi nemici. Eh si, il genio romano ha superato tutti, inventando addirittura il moto perpetuo!

Come? È presto spiegato. Esistevano le Province, solide realtà nate ancor prima dell’unità d’Italia, che da anni si finanziavano rastrellando risorse proprie e principalmente tassando il mercato dell’auto. Ogni automobilista subisce, da anni, l’addizionale provinciale sull’assicurazione RC AUTO, elevata da tutte le province all’aliquota massima concessa del 16%. Poi la Provincia incamera anche l’imposta di trascrizione, IPT, sempre penalizzando, di fatto, chi utilizza l’automobile.

Le risorse, rastrellate sulla pelle degli automobilisti, servivano a finanziare tutti i servizi erogati dalle province. Tra questi, come noto, la gestione del reticolo stradale provinciale e una parte di Trasporto Pubblico Locale, cioè i BUS. Tutto è sempre funzionato liscio, fino a che lo Stato ha pensato bene, dall’alto del proprio genio, di mettere mano alle province.

Risultato. Lo Stato preleva quasi il 100% delle risorse incamerate dalle Province, e pagate dagli automobilisti, ponendo nelle condizioni gli enti di non garantire la piena copertura dei servizi erogati. La conseguenza di tutto questo, purtroppo, è cronaca di questi giorni. Le province non riescono più a tenere in piena efficienza le proprie strade, e si vedono anche costrette a ridurre drasticamente il numero di corse di Autobus, arrivando ad eliminare intere linee. E avete pensato a quali effetti si avranno, da questi due deterioramenti di servizi?

Semplice. Strade meno sicure genereranno più sinistri, l’aumento dei sinistri porterà in prospettiva ad aumentare i premi assicurativi, così che in automatico aumenterà il prelievo sui premi che lo Stato scipperà alle Province. E chi prendeva il BUS? Semplice, sarà costretta a prendere l’automobile. Quindi probabilmente ad acquistarne una per recarsi al lavoro. Così pagherà l’imposta di trascrizione (IPT) e la conseguente addizionale sull’assicurazione RC. Senza contare la montagna di tasse, imposte e accise statali che gravano sul mondo dell’automobile. Più lo stato strangolerà le province e più ci guadagnerà. Ecco inventato il moto perpetuo. Fantastico.