Spudorati mentitori seriali al governo

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Da Renzi, alla Boschi, da Carbone all’incredibile neo Ministro Fedeli: tutti avevano promesso di andarsene a casa dopo il NO. Tutte grandi balle.

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Da oggi compare un bel contatore nella home page di questo Blog, per segnare i giorni, le ore, i minuti e i secondi inutilmente spesi nell’attesa che Renzi mantenga la sua promessa. Quale? Quella di abbandonare la politica se avesse vinto il NO.

Nei suoi 1000 giorni a Palazzo Chigi, Matteo Renzi si è impegnato parecchio per dare senso compiuto a quel vecchio nomignolo, «il bomba», che i suoi compagni di scuola gli avevano affibbiato già in giovane età. La naturalezza con cui il soggetto le sparava grosse, pure con invidiabile disinvoltura, è il segno inconfondibile di quella spiccata propensione alla bugia che tutti abbiamo imparato a riconoscergli. Un tratto distintivo del carattere, un marchio di fabbrica, quasi un vezzo che potrebbe pure renderlo simpatico, se non fosse stato a capo del Governo. La cosa incredibile, ma fino ad un certo punto, è che le smargiassate del bulletto di Rignano hanno addirittura fatto scuola, creando una vera e propria generazione di mentitori seriali, alcuni dei quali siedono oggi al Governo.

RENZI: «Se perdo mi ritiro dalla politica»

Il Fatto Quotidiano, con una certa dose di perizia, già ad agosto aveva tenuto conto di una promessa reiterata almeno sei volte, nel girovagare del Premier tra radio e tv:«Se perdo mi ritiro dalla politica».

Facendo un gesto di coraggio ma anche di dignità io ho detto che se perdo il Referendum non soltanto vado a casa, ma smetto di far politica

Sentirlo in viva voce, in una di quelle sei volte, fa oggi una certe impressione, soprattutto sapendolo ben saldamente a capo del Partito Democratico, impegnato in una piena attività di «regia» nel Governo Gentiloni e in spasmodica attesa di ripresentarsi alle prossime elezioni. Una balla grande come una casa. In stile Renzi.

BOSCHI: «Se Renzi perde lascio la politica come lui»

E come detto, Renzi in fatto di balle ha fatto scuola. Era il maggio 2016, solo qualche mese fa, quando Maria Elena Boschi, a precisa domanda di Maria Annunziata, rispondeva spavalda che sì, se avesse perso il referendum, anche lei avrebbe lasciato la politica. Dove sta oggi Maria Elena Boschi? È stata promossa a Sottosegretario della Presidenza del Consiglio nel nuovo Governo Gentiloni. Balle, grandissime balle.

CARBONE: «Se vince il NO lascio la politica e vi spiego anche il perchè»

Non è finita, nell’elenco c’è pure Ernesto Carbone, meglio noto come «Mister Ciaone». Anche lui ospite a La7 mostrava trasbordante sicurezza, arrivando a spiegare puntualmente pure le motivazioni per cui avrebbe abbandonato la politica. Il video è tutto da gustare, con in sottofondo le voci di chi, giustamente, consigliava:«ma non lo dite!».

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FEDELI: «Se vince il NO anche i Parlamentari devono andarsene, non sono attaccata alla poltrona». OGGI È MINISTRO.

Ma il finale con il botto lo lascio a lei, il Ministro Fedeli, quella che l’ha sparata più grossa di tutti, dimostrandosi in questo una renziana di ferro. Sempre ospite a La7, non si è limitata a sostenere che con la vittoria del NO il Governo avrebbe dovuto dimettersi, è andata oltre. Secondo la Fedeli, se fosse passato il NO, anche i parlamentari avrebbero dovuto prenderne atto e andarsene, quindi rassegnare le dimissioni. Con spavalderia, e molto coraggio, aggiunse pure che non c’è nessun alibi e io non «sono attaccata alla poltrona». La Fedeli ha da poco giurato davanti a Mattarella, diventando il nuovo Ministro dell’Istruzione. Balle, panzane. Questo è il fantastico mondo di Renzi.