Rappresaglia in Brianza: vince la Lega? E il Prefetto invia i profughi

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A Meda come a Varedo, il copione della Prefettura di Monza non cambia. Vince un Sindaco della Lega e la settimana dopo arriva il pulmino dei profughi. Coincidenza o rappresaglia?

profughi
foto: giornaledimonza.it

Secondo Agatha Christie ne servono tre per fare una prova, perché due indizi sarebbero solo una coincidenza. Delle volte è però difficile pensare a semplici coincidenze, soprattutto quando c’è lo Stato Italiano di mezzo. Lo scorso anno, nelle elezioni del 5 giugno 2016, la Lega conquistò un nuovo Borgomastro a Varedo. Filippo Vergani non ebbe nemmeno il tempo di festeggiare, di prendere possesso della scrivania, che già i suoi cittadini lo avvisavano dell’amara notizia, ovvero l’arrivo di oltre quaranta profughi. A sua insaputa, naturalmente. Coincidenza, si dirà.

Ciak, si cambia scena. Meda, 26 giugno 2017, Luca Santambrogio entra da vincitore nel Palazzo Comunale. La Lega Nord riconquista il Sindaco, dopo la parentesi di Caimi, in uno dei centri più noti della Brianza. Anche qui, giusto il tempo di sistemare la scrivania, e il mercoledì successivo, puntuale come un orologio svizzero, arriva il pulmino inviato dalla Prefettura. Nessuno sa nulla, tantomeno il Sindaco. Nessuna letterina, nessuna telefonata, una mail, nemmeno un sms. Niente. Sono i cittadini ad avvisare Santambrogio, informandolo dell’arrivo di una decina di profughi.

Un’altra semplice coincidenza? Può essere. Sarammp solo coincidenze, ma in entrambi i casi la Prefettura decide l’invio dei profughi giusto qualche giorno dopo le elezioni, e sempre per pura coincidenza lo fa dove arriva un nuovo Sindaco, che sempre incidentalmente è in tutti e due i casi della Lega Nord.

Si può anche credere alle coincidenze, alla Befana e a Babbo Natale. Quello che non si può accettare, però, è che un Sindaco, per di più se neo eletto, non venga informato preventivamente dalla Prefettura. I Sindaci vengono inondati di allerte meteo, colpiti da un diluvio di fax, messaggi ed sms se c’è solo un sospetto di temporale. E questo, beninteso, va molto bene. Curioso che però non si pensi di avvisare loro dell’arrivo di nuovi cittadini, tanto più stranieri richiedenti asilo.

Questo andazzo, davvero increscioso, lo abbiamo denunciato nella recente Assemblea dei Sindaci, condividendo un documento con tutti i primi cittadini di Centro Destra. La reazione del Prefetto? Il pugno duro e autoritario. La Villasi, in maniera esplicita e senza giri di parole ha detto:

«i Sindaci posso anche avvisarli, ma devono assicurarmi di essere d’accordo»

Quella che però sarebbe inaccettabile è la rappresaglia. I cittadini elettori scelgono un Sindaco della Lega? Votano il Carroccio perché stufi della gestione dei presunti profughi? Per reazione la Prefettura ne invia un tot, giusto qualche giorno dopo le elezioni. Sarà anche una coincidenza, per carità, ma questo è il risultato oggettivo, frutto di decisioni e non certo del fato avverso. Insomma, volendo, questo «coincidenze» si potrebbero benissimo evitare. Stranamente però accadono.

Se lo Stato e la Prefettura scelgono la strada della sfida alla volontà popolare, ovvero di colpire il popolo che manifesta con strumenti pacifici e democratici la proprio insofferenza, non abbiamo davanti a noi orizzonti sereni. Ma, come detto, possiamo sempre crede che siano coincidenze e aspettare fiduciosi Babbo Natale e la Befana.