Profughi a Lazzate, inviata diffida a D&G

Condividi articolo

La D&G allestisce il secondo appartamento, la Prefettura latita, il Comune ha inviato formale diffida per scongiurare l’imminente arrivo di nuovi presunti profughi a Lazzate

A Lazzate non si molla di un centimetro. Per noi non è soltanto uno slogan, ma è quello che abbiamo promesso ai nostri cittadini. E così sta agendo l’amministrazione comunale. Dopo l’annuncio della chiusura del centro accoglienza profughi, con la certificata cessazione del progetto di accoglienza degli unici 4 ospiti presenti, avevamo messo in guardia che la vicenda non era ancora conclusa. Ieri infatti la D&G, evidentemente noncurante della copiosa comunicazione con cui il comune avvertiva dell’inizio del procedimento, ha iniziato i lavori di allestimento del secondo appartamento. Questo significa che si prepara ad accogliere un numero maggiore di ospiti stranieri. Sono almeno quattro i materassi e le reti che sono stati contati dai cittadini , quelli che hanno assistito ai lavori di approntamento. Il Comune, che era ancora in attesa di una convocazione da parte della Prefettura, che però è solerte a rispondere solo alla CGIL, si è subito mosso per cercare di ottenere lo stop ai lavori di allestimento. E’ stata infatti inviata una formale diffida, indirizzata alla Associazione D&G Research, per conoscenza alla Prefettura, in cui

si invita lo Studio D&G Research a voler astenersi dallo svolgere o consentire nell’immobile in questione lo svolgimento di attività di carattere ricettivo (in ispecie servizi di cui alla comunicazione di avvio del procedimento prot. 11180 del 05.09.2017)

Nella lettera, naturalmente, si fa cenno anche alle precedenti comunicazioni, sottolineando come la D&G non ha prodotto nessun documento o memoria che smentisca i contenuti contestati dal comune

considerato che nei termini assegnati non sono state rassegnate perspicue osservazioni

Ora aspettiamo la prossima mossa di Prefettura e D&G, certi che ancora una volta ci poniamo a difesa della correttezza dei rapporti tra istituzioni, quella calpestata, insieme al buon senso, da chi in maniera prepotente ha cercato di scavalcare il Sindaco e la comunità di Lazzate, imponendo un progetto di accoglienza non condiviso.