Tre Profughi ogni 1000 abitanti? La grande balla di Anci

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Ennesimo accordo di Anci: prima erano 2,5 profughi per ogni 1000 abitanti, ora sono diventati 3, ma è tutto una balla! Ecco spiegato perché…

Il Presidente di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), il Sindaco di Bari Decaro, dev’essere uno affezionato alle cabine di regia. Già, perché nello stesso medesimo giorno ne ha annunciate ben due. C’è il problema della ricostruzione post terremoto? Eccola la cabina di regia per il terremoto. C’è l’emergenza profughi? Et voilà, la cabina di regia con il Viminale. Chissà, con tutte queste cabine di regia, Decaro vorrà candidarsi ai prossimi Oscar. La verità, purtroppo amara, è che quando la politica non riesce a risolvere un problema propone due soluzioni: o una commissione d’inchiesta, oppure una cabina di regia. Poi talvolta si chiama tavolo tecnico, altre volte gruppo di lavoro, ma la solfa non cambia: tempo perso.

L’aspetto drammatico è che Anci dovrebbe difendere i comuni italiani, invece non fa altro che pigliarli per il naso. Solo dopo aver incassato le salatissime quote di iscrizione, naturalmente.

PRIMA 2,5 OGNI MILLE, ORA SON DIVENTATI 3. MA SEMPRE BALLE SONO.

Nel 2016, giusto ad agosto, ANCI aveva sbandierato un presunto «piano condiviso con il Governo», dove si indicava, come quota massima di distribuzione, 2,5 profughi ogni 1000 abitanti. Ecco lo stralcio dello scellerato comunicato Anci:

Questo sarà l’avvio di una nuova fase della gestione dell’accoglienza che, capillarmente diffusa, riuscirà a salvaguardare i territori e le nostre comunità e a dare maggiore protezione ed integrazione alle persone che giungono nel nostro Paese a partire dalle categorie maggiormente vulnerabili come i minori stranieri non accompagnati

Oggi siamo ormai ad agosto 2017. Cosa è successo? Non ci crederete, non è successo nulla. Ovvero, la presunta e ipotetica «equa distribuzione», quella sbandierata nel «piano condiviso con il Governo» non si è naturalmente attuata. Qualcosa, invece, è cambiato.

Decaro e Anci, improvvisamente, non parlano più di 2,5 profughi ogni 1000 abitanti, ora sono diventati tre. Ecco qua:

Tutti dovrebbero aderire al sistema Sprar che mette il vincolo di non più di 3 migranti per mille abitanti

  • Mi da 2 etti e mezzo di prosciutto?

  • Signora sono 3, lascio?

Dev’esserci stata l’inflazione, oppure è solo cialtroneria. Ma il punto è un altro. Questa fantomatica distribuzione, quella con cui prendono per il naso i sindaci da oltre un anno, è impossibile da attuare. Perché? Presto spiegato.

SONO LE COOPERATIVE A GESTIRE I PROFUGHI E VANNOD OVE VOGLIONO, SENZA EQUA DISTRIBUIZIONE

La sistemazione dei profughi non viene gestita dai comuni (salvo rari casi), bensì dalle cooperative o società che si aggiudicano gli appalti dalle Prefetture. Ma queste, in nessun modo e in nessun punto dei disciplinari di gara, sono obbligate a rispettare questa «equa distribuzione».

E quindi? Quindi nulla, è una totale presa per il culo dei sindaci, da parte della loro associazione, l’Anci.

Perché le cooperative rastrellano il territorio e prendono in affitto locali o edifici adatti allo scopo, a prescindere da quanti profughi siano già ospitati in quel comune. In nessun modo il comune è coinvolto e informato prima che le cooperative firmino il contratto d’affitto, così come nessuna Prefettura pone vincoli o particolari limitazioni nella ricerca.

Questa idea della distribuzione equa, spauracchio sollevato da Anci, serve solo a prendere in giro i sindaci, quei pochi che ancora ci credono ad Anci.

In più, atteggiamento assai meschino, in questo modo si cerca di mettere i comuni uno contro l’altro, dividendo il fronte tra chi è costretto ad accogliere e chi invece no. Non sapendo, anzi non volendo, prendere posizioni dure e nette a difesa dei comuni, Anci preferisce creare tensioni tra i sindaci stessi, che in realtà sono tutti vittime dell’inefficienza e del pressappochismo del Governo Centrale.

Noi in Co.Nord, l’associazione dei Comuni e delle Province del Nord, abbiamo invece le idee chiare e aspettiamo a braccia aperte i comuni che hanno il coraggio di dire: «No!».

Co.Nord difende i sindaci che hanno il coraggio di dire «NO», che non vogliono aiutare scafisti e mercanti di uomini. Monti:«noi piuttosto pensiamo ad accogliere e difendere i sindaci che Anci non riesce o si vergogna a rappresentare» Leggi il resto