Tra i più votati in Lombardia, che soddisfazione!

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Con le mie 3.666 risulto essere il settimo più votato in Lombardia tra i 28 consiglieri regionali e il primo in Brianza

 

Il risultato raccolto in queste elezioni, sia politiche che regionali, è stato davvero clamoroso. Per la Lega Nord, che ha raggiunto percentuali incredibili, sia in Lombardia che a livello nazionale, ma anche per chi vi scrive, che ha registrato un successo personale nemmeno preventivato.

Chi mi conosce lo sa bene, perché l’avevo detto in maniera trasparente a chiunque me lo chiedesse: il mio obiettivo era 2.000 preferenze. Era quella l’asticella che avrebbe registrato la mia soddisfazione personale, quella che divideva il flop dal buon risultato. A prescindere se fossero bastati o meno per le elezioni, quota 2.000 era il mio obiettivo personale.

Sapevo bene la difficoltà nel spiegare e convincere gli elettori a scrivere il nome di pugno sulla scheda, soprattutto in una tornata elettorale che prevedeva addirittura tre schede, per di più con due sistemi elettorali totalmente differenti. Per Camera e Senato si avvisava con toni apocalittici il divieto di scrivere qualsiasi cosa sulla scheda. Mentre nelle regionali noi ci spendevamo per convincere a scrivere. Un pasticcio, che complicava parecchio la nostra corsa di candidati.

Alla fine il risultato è stato clamoroso, quasi il doppio di ciò che avevo preventivato. Ho raccolto, dato ufficiale di oggi, 3.666 preferenze. Dico dato di oggi, perché dai miei calcoli e dati raccolti direttamente le preferenze sarebbero 3.670. Ma non importa, andiamo oltre, perché sappiamo che in Italia le Prefetture funzionano tutt’altro che bene, anche nel conteggio dei voti.

CON 3.666 PREFERENZE SONO IL SETTIMO PIU’ VOTATO IN LOMBARDIA

Ma 3.660 preferenze sono tante o sono poche? Difficile dirlo in assoluto, per farlo dobbiamo per forza paragonare il nostro dato a quello degli altri candidati, giocando un po’ con i numeri e le tabelle.

La prima e più semplice classifica è quella di mettere in ordine ogni consigliere in basi ai voti raccolti. In questo caso, presi i 28 consigliere eletti sotto il simbolo della Lega, le mie 3.660 preferenze mi piazzano ad una clamorosa settima posizione. Davanti a me solo sei consiglieri hanno fatto meglio, tutti provenienti però da province a vocazione molto più «leghista» della mia: Bergamo, Brescia, Varese e Sondrio.

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Questa classifica può però essere fuorviante, visto che pone sullo stesso piano i consiglieri, senza tenere in nessun modo conto l’ampiezza del bacino elettorale in cui pescano. E’ evidente che un candidato di Lodi, per esempio, sarà obbligato a raccogliere le sue preferenze all’interno di un numero di elettori che è sensibilmente più piccolo rispetto a quello, per esempio, a disposizione dei candidati di Milano. E’ vero che, e non va sottovalutato, che l’ampiezza delle liste è già proporzionata al numero di elettori. Ciò significa che i candidati di Milano hanno a disposizione una copro elettorale più vasto, ma hanno anche una lista di competitori interni proporzionalmente più ampia.

Ciò nonostante, proviamo a calcolare la percentuale risultante dal rapporto tra voti di lista Lega e preferenze espresse, calcolando così nuovamente la classifica.

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Anche in questo caso, almeno per me, il risultato non cambia di molto. Risulterei comunque il nono tra i ventotto eletti, con una percentuale di penetrazione del 2,46%. Ogni cento elettori Lega in Brianza, due e mezzo hanno scritto Monti. Non male.