Lombardia autonoma, si vota! Perché non siamo contenti?

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1238817_1415010152051786_102979572_n-735037Il Consiglio Regionale Lombardo ha deciso. I lombardi saranno chiamati a votare, per la prima volta nella storia, per chiedere più autonomia da Roma. Ieri è stata una giornata storica, una notizia colpevolmente snobbata dai media nazionali. Si vota dunque, e già questo in epoca renziana sarebbe una piccola rivoluzione, e per di più si vota per decidere il nostro futuro, per mettere una croce chiara ed inequivocabile sul si o sul no. Vogliamo essere padroni a casa nostra? Vogliamo essere più autonomi? Vogliamo meno roma? Si o No? Vi pare poco?

Adesso lasciamo sfogare i saccenti, i benaltristi, i musoni, i sapientoni e i sapientini, quelli che la sanno solo loro, quelli che un referendum non vale niente, quelli che ci vorrebbe la guerra, le armi, il sangue, quello si. Naturalmente tutti saldamente seduti al bar sotto casa. Si vota gente, piccolo o grande che sia, comunque lo consideriate, è un passo importante, epocale, che ci fa entrare in una dimensione per noi nuova e inespolorata. Adesso è iniziata davvero la battaglia per l’autonomia e l’indipendenza della nostra terra. Un sogno, a cui abbiamo lavorato e lavoriamo da anni, decenni e che ci deve rendere orgogliosi. Si vota, e sarà stupendo farlo per la prima volta, decidere finalmente un pezzettino del nostro futuro.

Mi domando solo perché non siamo tutti davvero contenti? Perché non siamo tutti davvero felici? Perché ancora una volta i lombardi si dividono, mugugnano, imprecano, borbottano e poi come sempre pagano? Pensate forse che qualcuno potrà mai arrivare a regalarvi la libertà? Così, gratis, senza fare nulla? Nessuno regala nulla a questa mondo, tanto più Roma, così abile ad arraffare, a gestire, a brigare con il potere. Abbiamo un anno di tempo, cerchiamo di impegnarci e arrivare preparati all’appuntamento. Si vota, e non sarà sufficiente vincere, bisognerà stravincere.