“L’Italia giusta” e “scelta civica”, due brutti slogan, di chi si crede superiore

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Per le strade campeggia lo slogan della campagna PD, «l’Italia giusta»; non mi piace, e non è una questione di appartenenza politica. Questo messaggio è figlio di quella presunta superiorità, morale e politica, che i compagni hanno sempre, a torto, vantato. Se la loro è l’Italia giusta, significa che quella degli altri è quella sbagliata. Giusti e sbagliati, buoni e cattivi, onesti e disonesti, dovrebbero essere categorie che dividono gli uomini e non i politici.

I partiti si confrontano sulle idee, sui programmi, sui progetti, nessuno scrive un programma per un paese sbagliato, ognuno ha la propria ricetta, che per conto suo crede sia quella giusta. Così dovrebbe essere, in un clima politico in cui si rispetta l’avversario, in cui forti delle proprie idee, su questo terreno si sfida l’antagonista. A sinistra hanno invece questo vizio, molto brutto, di pensare che ogni avversario sia inferiore moralmente a loro, sia magari ladro, farabutto, meschino e quindi “sbagliato”, a prescindere dalle idee. Ecco, forse il problema sta proprio li, la mancanza di idee, di programmi, di ricette, efficaci e risolutive, che vadano oltre alle solite banalità bersaniane; tipo, «inizi a dare di piu chi c’ha di più», come se non fosse già così. Se non hai idee da contrapporre, non ti rimane che screditare l’avversario.
Brutto è anche il nome della nuova lista di Mario Monti, «scelta civica»; quel Monti che non doveva candidarsi, ma che alla fine addirittura fa una lista con il suo nome. Siamo in Italia, paese dove la parola dei capi di stato, storicamente, vale poco e solo nel momento in cui viene proferita. Dopo no, non vale più.
Anche qui, presuntuosa, sbagliata e molto snob l’idea che solo la loro decisione di fare politica sia una scelta civica, come se tutti gli altri lo facciano solo per interessi personali. Anche qui, ve ne sono molti che fanno politica solo per interessi personali, ma molto probabilmente se ne trovano in tutti gli schieramenti politici, scelta civica di Monti compresa.

2 risposte a ““L’Italia giusta” e “scelta civica”, due brutti slogan, di chi si crede superiore”

  1. “Italia giusta” è l’obiettivo, non una dichiarazione di superiorità.

  2. Comprendo la difesa d’ufficio, d’altro canto i manifesti sono li e ognuno può leggerli e pensare ciò che vuole.