A Limbiate i soviet difendono BEA. Hasta la victoria siempre!

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È bello scoprire che c’è sempre qualche pezzo di mondo che non si arrende all’inesorabile evoluzione dei tempi; sapere che ci sia sempre qualche ultimo giapponese che resiste, e che non si arrenderà mai.
Mi è capitata per le mani la risposta del sindaco di Limbiate Raffaele De Luca e del suo assessore Sandro Archetti, ad una interrogazione puntuale e circostanziata, del nostro gruppo Lega Nord di Limbiate. Argomento? Una richiesta di chiarimenti in merito alla decisione, a tutti apparsa improvvida, assunta dal comune di Limbiate di affidare la raccolta rifiuti, oltre allo smaltimento, alla propria controllata BEA.
Servizio di raccolta, è bene ricordare, che la società BEA non svolge e non ha mai svolto e che non può svolgere in prima persona, essendo priva dei mezzi necessari. Ma adesso scopriremo che nella Little Havana limbiatese, evidentemente, le priorità sono altre. Tenetevi forte.

RISPARMIARE 500.000€? AVEVAMO SCHERZATO!

Innanzitutto la questione economica. Il Sindaco De Luca, al contrario di quanto aveva sbandierato (o qualcuno gli aveva fatto sbandierare) sulla stampa questa estate, dove era arrivato ad ipotizzare un risparmio di 500 mila euro per il comune affidando il servizio a Bea, oggi fa retromarcia e dichiara, nero su bianco, che il risparmio non è la priorità dell’operazione e comunque è impossibile ipotizzare se ci sarà. Apperò! Niente male.
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Vorrei far cadere la vostra attenzione su questo inciso, scritto in perfetto stile “Politburo”:

“Vale la pena ricordare che la convenzione oggi esistente, tra Comune di Limbiate e Gelsia Ambiente Srl, non è più in grado di stabilire la chiarezza relazionale necessaria tra ente e società pubblica”

“Chiarezza relazionale necessaria”?!?! A parte che l’impressione di essere alle prese con una supercazzola è elevata, ricapitoliamo:  la coppia sindaco/assessore ci dice che abbiamo un contratto con Gelsia srl, ma siccome la convenzione non è più in grado di stabilire la “chiarezza relazionale” che desideriamo, allora abbiamo affidato la raccolta ad un’altra azienda, che però non fa la raccolta. Mi sembra che non faccia una piega. O No? Dubitate della linea? La linea non si discute, anche quando non c’è (come cantava Ferretti).

Quindi per concludere: risparmi? Zero.

IL MERCATO È UN FAR WEST!?!?!?

Ancora si chiedono gli amici della Lega di Limbiate: ma perché non avete deciso di fare una gara ad evidenzia pubblica, di grazia, per decidere chi debba svolgere un servizio pubblico?

E qui la risposta arriva direttamente dall’ottobre del 1917, compiendo un lungo viaggio spazio-temporale, da Mosca alla Brianza. Peccato che sindaco ed assessore, presi com’erano a recitare il ruolo di ultimi e strenui difensori del socialismo reale, abbiano perso un po’ di vista qual è qui il nocciolo della questione. E non è quello di discettare su quanto sia cattivi i padroni, sporchi capitalisti i privati o sfruttati i braccianti agricoli.

 

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Leggiamo infatti che a detta loro il ciclo dei rifiuti deve assolutamente rimanere in mano pubblica e loro sono convinti che l’interesse pubblico sia tutelato da una gestione partecipata e non dal far west del mercato.
Al netto di tutte le considerazioni ( e sarebbero pessime e forse irripetibili) che sarei portato ad elaborare leggendo queste parole, mi domando cosa c’entri questo pistolotto ideologico contro il mercato (fonte di tutti i mali secondo il dogma socialista), con il fatto che qui si è trattato di togliere un servizio a Gelsia per darlo a Bea, che sono ambedue aziende pubbliche.
Poi saremo anche curiosi, molto curiosi, di vedere come sindaco e assessore si difenderanno dal “pueblo” incazzato, e succederà se seguiranno questa strada, costretto a pagare aumenti di tariffe della Tari per il solo motivo che qualcuno è convinto che, cito testuale:

“La regia unica se di matrice totalmente pubblica, sia lo strumento migliore per porsi obiettivi di massimizzazione della differenziazione dei rifiuti, riduzione dei costi, e progressivo superamento delle tecnologie di incenerimento”

Avete capito? Una società totalmente pubblica, che ottiene un affidamento senza gara, che ha la garanzia di copertura automatica dei costi attraverso la tariffa, è la soluzione migliore per garantire la riduzione dei costi del servizio. E poi la decisione di far portare i rifiuti di mezza Brianza a bruciare in Bea (con la fusione di Cem) è la soluzione migliore per il progressivo superamento delle tecnologie di incenerimento. E Cicciolina naturalmente è vergine, ci aggiungerei io.