La vita del candidato

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A due settimane dal voto, vi racconto quello che penso della «vita di un candidato»

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Siamo al giro di boa di questa campagna elettorale, vissuta sfidando il freddo pungente e un febbraio che ci regala giusto qualche raggio di sole, quello che ogni tanto ci scalda la faccia. Io ho seguito e lavorato a tante campagne elettorali in venti anni di militanza. Senato, Camera, Regionali, Provinciali e Comunali, ma è la prima volta che sono coinvolto in prima persona per una sfida così importante e impegnativa. Per un mese la tua vita si trasforma in quella di un candidato. Le giornate sono scandite dall’ansia dei minuti che passano veloci, gli appuntamenti che ti inseguono, il tempo che ti sfugge di mano mentre cerchi di organizzare il prossimo incontro, il prossimo aperitivo, la prossima riunione o la prossima uscita. Senza dimenticarti di pubblicare la foto migliore su Instagram, scegliendo gli hashtag giusti che altrimenti non funziona. Poi taggare gli amici su FaceBook e ricordarsi di lanciare 140 caratteri intelligenti su Twitter.

Tra una riunione e l’altra, il telefono che squilla e i gruppi whatsapp che ogni giorno aumentano di numero, c’è da tenere tenere a bada il proprio umore. Ogni candidato passa dal momento in cui pensa che il successo sia a portata di mano, a totali cadute di sconforto in cui la sconfitta appare l’unica opzione davvero credibile. La vita del candidato è un po’ così, ma è fatta anche di tante altre cose belle. Incontrare gente, conoscere storie, stringere mani. Parlare di ciò che hai in testa, quello che vorresti fare o che proprio non farai mai. In campagna elettorale hai modo di scoprire amicizie, creare legami, vivere esperienze. Ci sono persone che ti appoggiano, quelle che ti sostengono e che avevi dato per scontato. Altre che ti sorprendono, perché proprio non credevi fossero con te. Altre ancora che scopri sosterranno altri, e devi farci i conti perché è la realtà Magari c’è anche chi tradisce la tua fiducia ma in fondo sapevi di doverlo mettere in conto. Un caleidoscopio di esperienze ed emozioni, trenta giorni vissuti intensamente, dove devi cercare di sfruttare ogni singolo minuto, soprattutto se il tuo obiettivo è quello di raccogliere preferenze. Ma credo sia una delle esperienze più belle e appassionanti, almeno per noi che andiamo matti per la politica. E alla fine, in qualunque maniera andrà a finire, tutto ciò che si è vissuto in questi trenta giorni rimarrà per sempre.