Ius soli, falso problema. In Italia record di cittadinanze

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Mentre la politica discute di ius soli, l’Italia stacca il record europeo di concessione di cittadinanze: superate le 400mila nel triennio

ius soli
fonte: http://www.ilpost.it/2017/04/03/come-funziona-negli-altri-paesi/

Ius Soli – Il dibattito pubblico in Italia, politico e non, si lascia spesso trascinare in furiose polemiche sul nulla. Ci si accapiglia come matti su questioni che non farebbero comunque la differenza. Fiumi di parole, scontri verbali, manifestazioni oceaniche. Il tutto a vantaggio solo della propaganda spicciola. Il merito sta sempre altrove. Un esempio clamoroso è legato alla questione dell’art.18, quello che regolava il licenziamento senza giusta causa. Quando il centro destra buttò sul tavolo l’idea di modificarlo, si scatenò l’inferno. La sinistra schierò l’artiglieria pesante, i sindacati sganciarono la bomba atomica. Quando il PD ritornò al governo, Matteo Renzi cancellò subito l’art. 18. Segno che la questione era tutta ideologica, perché i problemi dell’occupazione stavano altrove.

IUS SOLI? IN ITALIA C’È GIÀ RECORD DI CITTADINANZE AGLI STRANIERI

Su questa legge che viene chiamata «Ius Soli», sta andando in scena lo stesso teatrino. Uno scontro ideologico, con la sinistra che dice di battersi a favore dell’introduzione in legge di questo principio, così da risolvere il problema degli stranieri, a cui oggi sarebbe preclusa la via della cittadinanza.

Tutte balle. Nel periodo 2013-205, non esiste altro Stato europeo che ha concesso più cittadinanze dell’Italia [fonte ISMU]. Sono oltre 400mila quelle rilasciate solo nell’ultimo triennio. E non è finita qui. I dati ci dicono che L’italia è l’unico Stato in controtendenza, ovvero con le concessioni di cittadinanza agli stranieri in costante aumento, mentre negli altri Stati stanno stringendo il numero delle concessioni.

In un contesto del genere, avessimo una classe politica normale e non cialtrona e parolaia, dovremmo essere qui ad interrogarci sul perché e sul come invertire questo flusso, allineandoci così al comportamento dei nostri partner europei. Invece siamo la repubblica delle banane, dove gli interessi delle corporazioni e della propaganda spicciola prevalgono su tutto. Ecco allora che ci accapigliamo sul come facilitare ulteriormente l’ottenimento della cittadinanza per gli stranieri, con sindacati, patronati e cooperative che suonano la grancassa fiutando il business. Folli e irresponsabili.

IL PROBLEMA NON È LA LEGGE, MA LA SUA APPLICAZIONE

Senza contare che la legge che attualmente norma e regola l’ottenimento della cittadinanza italiana, ovvero la n. 91 del 1992, prevede già un percorso chiaro e preciso che permette agli stranieri a diventare cittadini italiani. Anche perché, come abbiamo visto, sono tantissimi gli stranieri che ogni anno diventato italiani, oltre 200mila nel solo anno 2016.

Il problema, ci par di capire, è che questa legge non la conoscono in molti. Se la conoscessero e se si fossero presi la briga magari di parlare con qualche straniero, avrebbero capito al volo che il problema non è lo ius soli. La cittadinanza si ha diritto di richiederla già dopo solo 10 anni di residenza continuativa, che è un periodo relativamente breve. I figli minori, una volta che i genitori sono diventati italiani, acquisiranno automaticamente la cittadinanza. Nel caso i genitori non desiderino diventare italiani, i minori nati in Italia al compimento del 18esimo anno di età diventano italiani con una semplice comunicazione (da formalizzare entro sei mesi dal compimento della maggiore età). Dove sta allora il problema?

Un problema grave c’è, ma non è nella legge, bensì, come spesso accade, nella sua applicazione. Per via di un iter lungo e farraginoso, scandito dai tempi della burocrazia italica, quei dieci anni per l’ottenimento della cittadinanza diventano spesso e facilmente 15 o anche 18.

Ma allora, ci domandiamo, intervenire per abbreviare il tempo dei dieci anni, oppure pasticciare la legge inserendo la cittadinanza per i figli minori ma non per i genitori, come lo sciagurato disegno di legge, cosa diavolo servirebbe? Probabilmente a poco o nulla, visto che poi si starebbe ancora in fila ad attendere la burocrazia e i suoi tempi biblici. Serve solo a far caciara e a preparasi per la prossima campagna elettorale. Insomma, dopo aver preso per il culo milioni di elettori italiani, ora la politica inizia a prendere per il culo milioni di stranieri. Si chiama par condicio.