IL GIORNO DELL’INFAMIA A LAZZATE

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Le campagne elettorali infuocate non mi spaventano, ne ho vissute tante, anche aspre, dure e senza esclusione di colpi. Quella per le amministrative 2013 a Lazzate è partita nel peggiore dei modi: con l’infamia.

La Lega Nord si presenta sola, con il proprio simbolo, orgogliosa dei venti anni di buona amministrazione che hanno trasformato la nostra Lazzate, diventato un Comune modello e punto di riferimento per tanti.

Gli avversari dissimulano. Giacomo Gregori, Candidato Sindaco trombato già tre volte a Lazzate, la prima come Consigliere e le altre due proprio come candidato Sindaco (2001 con il 28% e 2006 con il 25%) , ci riprova una terza volta. Oggi si presenta come estraneo ai partiti (???), credendo di fregare i pochi sprovveduti che non si sono accorti che si è sempre candidato con il Centro Sinistra. Roba da matti.
Ma non è certo questa l’infamia.
Avevamo già intuito che il ritorno di Gregori, che aveva deciso di fuggire a gambe levate due anni fa davanti alla candidatura di Cesarino Monti, palesava la voglia malcelata di voler approfittare della scomparsa dell’avversario per provare a vincere.
Il bollo marcio e fetido dell’infamia arriva oggi con le dichiarazioni rilasciate al settimanale “il Cittadino”, dove Giacomo Gregori, con una spudoratezza che ha dell’incredibile, ammette ciò che tutti già pensavamo, dichiarando:

“Il fatto che Cesarino Monti non ci sia più è uno degli elementi che hanno facilitato questo percorso”

Avete capito bene? Questo personaggio dichiara che il loro progetto, se così si può chiamare, è stato facilitato dalla scomparsa del Sindaco. Poveretti. Provo pietà cristiana per questi piccoli personaggi che sono addirittura costretti ad ammettere la loro pochezza, la loro inconsistenza, la loro totale mancanza di dignità. Mi domando però come sia possibile che alcuni (per la verità pochi) esponenti cattolici lazzatesi, abbiano abbracciato questo sciagurato progetto. Cosa c’è della grande tradizione di insegnamento cattolico in queste infami dichiarazioni? Nel tentare di trarre vantaggio dalle disgrazie dell’avversario? Anzi, peggio, dalla sua morte.

Una prematura scomparsa che ha scosso l’intera comunità lazzatese, al di là delle appartenenze politiche e che qualcuno, come Gregori, considera ora una “facilitazione”. Mi attendo delle condanne, senza se e senza ma, da chi è chiamato a rappresentare in maniera ufficiale il mondo cattolico lazzatese.
Per cancellare l’atto infame c’è un solo efficace disinfettante: il voto dato alla Lega Nord Lazzate, il prossimo 26 e 27 maggio, in massa, per rispedire nell’anonimato dove era stato ricacciato, questo piccolo personaggio.

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