F1 a Monza a rischio, ancora

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L’infinita telenovela si ripropone ogni anno. Questa volta Roma si è «dimenticata» di correggere un cavillo. Un territorio tradito e ignorato

monza

Ancora una volta, come fosse una collaudata telenovela sudamericana, puntualmente ogni anno si mette a repentaglio la disputa del Gran Premio di Formula 1 a Monza. Questa volta non c’entrano più le bizze dell’ex patron Bernie Ecclestone, tantomeno esistono problemi economici da parte di Aci e Regione, autori del salvataggio in extremis dello scorso anno. Tutta colpa della politica romana, dell’inettitudine del Governo Gentiloni e del menefreghismo di una maggioranza, evidentemente romanocentrica, a cui non pare vero di poter fare un dispetto alla Lombardia e alla Brianza.

Il Governo a trazione PD, si legge dallecronachedegli ultimi giorni, si sarebbe «dimenticato» di inserire in legge di stabilità la deroga ad Aci per onorare il contratto, come peraltro avvenuto lo scorso anno. Questo significa che le lancette si muovono veloci, mentre tutti chiacchierano di campagna elettorale, arriverà la fattura di Liberty Media, i nuovi proprietari del Circus.

«No money, no party», pare già di sentir riecheggiare dagli uffici statunitensi. Ed ecco che ci risiamo, ancora una volta, un intero territorio mette a rischio un evento mondiale, capace di sostenere da solo un intero comparto, semplicemente perché a Roma sono impegnati a farsi i fatti loro, tra una carbonara e un cacio e pepe.

Angelo Sticchi Damiani, Presidente di Aci, verrà a Monza venerdì, in occasione delle premiazioni sportive. Credo che sarebbe una buona occasione perché la nostra Provincia e il nostro Presidente Invernizzi, chieda a tutti i primi cittadini di essere presenti, per dare testimonianza della compattezza di intenti della Brianza, a prescindere dai colori politici.