Cari 5 Stelle, giù le mani dal GP di Monza

Condividi articolo

Un ridicolo emendamento 5 Stelle in Lombardia mette in allarme il futuro del Gran Premio. Giù le mani da Monza

monza

Diciamocelo, con questi dei 5 Stelle bisogna avere la pazienza di Giobbe, forse anche di più. Ieri hanno aggiunto un altro grano al lungo rosario di NO che qualifica il loro programma politico: nel mirino è finito il Gran Premio di Monza. Martedì 18 inizierà infatti la sessione di bilancio in Consiglio Regionale della Lombardia, in votazione il PDL n. 39, ovvero la legge di stabilità 2019-2021. Ieri, ultimo giorno utile per depositare gli emendamenti, ecco che arriva il siluro grillino. Il mio collega Consigliere Regionale pentastellato Nicola Di Marco, neo consigliere trentenne di Lachiarella, ha firmato un emendamento che punta ad abrogare i commi 3, 4 e 5 dell’art. 2 della legge di stabilità. Cosa dicono questi tre commi? Sono quelli con cui Regione Lombardia decide di erogare un contributo di 5 milioni di euro all’anno, per il quinquennio 2020/2024, in favore della federazione sportiva nazionale Automobile Club Italia, al fine di favorire il rinnovo della concessione del Gran Premio d’Italia all’Autodromo di Monza. Questo contributo risulta quantomai necessario, comune noto a tutti da tempo, per poter porre ACI nelle condizioni di avviare e concludere le trattative con i nuovi padroni del Circus, gli americani di Liberty Media. Il contratto attuale scade nel 2019. Quindi, o si rinnova in fretta, oppure l’anno prossimo sarà l’ultimo in cui la nostra Lombardia potrà ospitare uno dei più grandi eventi sportivi internazionali in Italia. Perché i 5 stelle dicono di NO? Non so. Forse perché sognano un mondo diverso: niente treni ad alta velocità, niente pedemontana, niente gasdotti, niente termovalorizzatori (salvo poi, come Roma, non sapere dove mettere i rifiuti se non in discarica). Un mondo parecchio triste. Ci lasciassero almeno la Formula Uno! Nemmeno quella.

O forse, più semplicemente, il loro NO è frutto di insipienza e poca conoscenza delle cose. In una parola antipatica: ignoranza.

Lo si evince dall’emendamento presentato dal Consigliere Di Marco, e sottoscritto anche dai consiglieri Mammì, De Rosa, Verni e Degli Angeli, che nella relazione illustrativa giustifica così l’intervento:

Si ritiene che soggetti pubblici non debbano pagare un privato per salvare il Gp di Monza con i fondi pubblici, e ciò nonostante l’evento possa contare su miliardi di euro di pubblicità da parte degli sponsor privati. Un aiuto inopportuno considerato che i soldi dei cittadini impegnati, potrebbero essere indirizzati verso utilizzi più necessari.

Tralasciando la qualità della forma lessicale, giustificabile per la fretta e la grande mole di emendamenti da depositare, ciò che viene scritto è banalmente falso. Di Marco sostiene che Regione Lombardia vuole erogare un contributo pubblico a un privato. Ma dove l’ha letto? Non nella legge di stabilità. Il contributo di Regione Lombardia verrà infatti erogato alla federazione sportiva nazionale Automobil Club d’Italia, non a un privato. Ridicolo, quanto falso, anche l’inciso in pieno stile “mio cuggino, che vede gente e fa cose, mi ha detto che”, quello in cui si asserisce che il GP di Monza godrebbe di miliardi erogati da sponsor privati. I ricavi del GP di Monza, organizzato dall’Aci, sono nell’ordine delle decine di milioni di euro (o forse Di Marco ragiona ancora in vecchio conio?) e arrivano in gran parte dalla biglietteria. E anche nel caso si intendesse alludere agli americani di Liberty Media, che sul GP Monza raccolgono parte della loro pubblicità, sappia Di Marco che l’intero fatturato del circus gestito dalla compagnia statunitense, per tutte le tappe del lungo calendario della F1 in giro per il mondo, è di 1,4 miliardi di euro. Difficile che pure loro raccolgano a Monza “miliardi di sponsor”. Insomma, non sanno di cosa parlano.

Così come non si rendono conto di come questi 5 milioni di euro, certo tanti soldi ma non una cifra enorme, potranno generare un volano incredibile per il territorio lombardo e per l’economia di cui godono e godranno gli stessi cittadini che a detta loro sarebbero scippati. Insomma, un emendamento masochista.

Ora, il problema non è questo emendamento, che naturalmente non ha nessuna possibilità di essere approvato, il problema sta a Roma, che potrebbe rappresentare la seconda tappa di questa follia grillina.

Per rinnovare il contratto ACI dovrò contare sull’appoggio economico di Regione Lomnbardia, che martedì sarà realtà con il voto in Aula, ma anche dell’appoggio del Minister dei Trasporti nel concedere l’utilizzo dei fondi del PRA per garantire le risorse necessarie al rinnovo. Stiamo parlando del Ministro Toninelli, il quale sarà bene che sappia che sul Gran Premio di Monza non siamo disposti a scherzare.

Una risposta a “Cari 5 Stelle, giù le mani dal GP di Monza”

  1. Il Movimento 5 Stronzi sarà presto eradicato da tutta la Lombardia.