BRIGNANO FUSTIGAVA LA CASTA. OGGI E’ NELLE SALE CON IL FILM FINANZIATO CON SOLDI (NOSTRI) PUBBLICI!

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La fortuna di tanti è che il popolo è uso dimenticare facilmente, e in questo difetto, il popolo italico, eccelle in misura evidente.
La dimensioni della tragedia in cui versa la coscienza civile di questa Italia, vengono date dal livello di ipocrisia di coloro che di volta in volta ne incarnano il sacrosanto e legittimo sdegno. Il 3 novembre del 2011, pochi giorni prima delle dimissioni del Governo Berlusconi, Enrico Brignano si esibiva (sulle TV del Cav), in un monologo di dieci minuti contro la famigerata casta.

Questa esibizione faceva il paio con lo sfogo, su youtube, di un Enzo Iacchetti inferocito dal tinello di casa.
L’inizio di Brignano era fulminante:

…Mentre gli italiani tra un po’ finiranno di raccattare gli ultimi avanzi nel cassonetto dell’umido, i nostri onorevoli deputati, nei prossimi tre anni prenderanno lo stesso identico, scandaloso stipendio che hanno preso finora!

per poi chiosare:

…ma signori Onorevoli, io dico, non vi fate un po schifo da soli?

E partono i boati dal pubblico, manco a dirlo, facile come segnare un goal a porta vuota.

La conclusione è pirotecnica:

… vi manderemo tutti quanti affanculo!

Platea in tripudio. Ecco, questo era Enrico Brignano nel novembre 2011, forse particolarmente incazzato perché il commercialista lo aveva aggiornato sulle tasse da pagare, sicuramente non poche per chi, come lui, gode probabilmente di buone entrate.

Beninteso, il monologo era eccezionale, travolgente, a totale difesa dei cittadini; noi che siamo costretti sempre a pagare, spremuti come limoni,  e ingiustamente munti da una classe politica, che in molti casi, ha dato e continua a dare cattiva prova di se.
Cosa c’è che non va? Ecco quello che proprio non mi va. Giovedì 11 aprile è uscito nelle sale il nuovo film di Enrico Brignano, (Ci vediamo Domani) una commedia surreale che racconta le vicende di un uomo misero, alle prese con la crisi economica e i suoi fallimenti personali. Il successo in sala non è male, nei primi 10 dieci giorni di programmazione la pellicola ha già incassato quasi mezzo milione di euro.
La cosa che mi fa incazzare è che questo film, che vi assicuro non vincerà nessun Oscar né sarà ricordato per il suo alto valore culturale, è finanziato con LE NOSTRE TASSE!
Eh si, perché il fustigatore della casta, quello che rinfacciava l’ananas fatta pagare solo 0,40€ alla mensa del Senato, lavora ad una pellicola pagata con i nostri soldi! E vi garantiscono che il prezzo è molto più salato di un pranzo nella mensa del Parlamento.
La Direzione Generale per il Cinema, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha deliberato il 2 ottobre 2012 un contributo di ben 200.000€  (qui elenco contributi) per la realizzazione di “Ci vediamo domani”. Cosa abbia a che fare una commedietta comica con la cultura e i beni culturali, non è dato sapere; sappiamo però bene che quei 200.000€ arrivano anche dal mio e dal vostro portafoglio.
Ma non è finita. Moviemax e Smile Production, produttori del film, si sono rivolti anche alla “Apulia Film Commission”, la Film Commission della Regione Puglia, che ha premiato la scelta di girare la pellicola in Provincia di Taranto con un contributo di 90.000€!
Mi domando se Brignano avrà ripensato agli italiani che “andranno a raccattare gli avanzi nel cassonetto dell’umido”, come arringava nel monologo, mentre il film di cui è protagonista si intascava i nostri soldini.
Qualcuno potrà sostenere che dopotutto Brignano è solo l’attore protagonista, mica decide lui se richiedere o assegnare i contributi pubblici; è vero, sicuramente è così, ma nella stessa misura in cui un membro della casta può dirsi contrario alle indennità, ma viene giustamente fustigato perché dei privilegi ne giova e non tanto perché ne dispone.
Insomma, predicare bene e razzolare male, rimane lo sport preferito di tanti italiani, soprattutto nel mondo dello spettacolo. Che rabbia.
E per la legge del contrappasso, trovo giusto concludere con un bel “Brignano, vaffxxxxxo!”.

 

11 risposte a “BRIGNANO FUSTIGAVA LA CASTA. OGGI E’ NELLE SALE CON IL FILM FINANZIATO CON SOLDI (NOSTRI) PUBBLICI!”