Apre il Monti Point, tanti amici, tanti sindaci e Bossi a sorpresa

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Oltre 200 persone hanno voluto accompagnare il taglio del nastro al Monti Point, tra cui a sorpresa si è aggiunto il fondatore della Lega Nord Bossi

monti

Ieri è stata una serata speciale, per me e per tutti gli amici che insieme a me stanno condividendo questa difficile sfida per le Regionali 2018. Eravamo in tanti, oltre duecento persone, al taglio del nastro del primo Monti Point a Lentate sul Seveso. Tanti cittadini, moltissimi leghisti, e soprattutto i miei amici Sindaci, con cui abbiamo combattuto tante battaglie politiche fianco a fianco in questi anni. C’era il Sindaco della mia Lazzate Loredana Pizzi, quello di Ceriano Laghetto Dante Cattaneo, di Biassono Luciano Casiraghi, di Varedo Filippo Vergano, di Renate Matteo Rigamonti e il vice Sindaco di Lentate sul Seveso, Matteo Turconi Sormani, nel ruolo di padrone di casa.

Le loro parole mi hanno commosso, perché spontanee e sincere, hanno sottolineato quegli aspetti del fare politica che più mi piacciono e che sono contento di essere riuscito a trasmettere nel tempo: la presenza costante, la concretezza, la voglia di andare oltre agli slogan e annunci. Questa è stata la parte più bella e più interessante della serata, meglio di tanti proclami, programmi e fiumi di parole: io con i nostri Sindaci a parlare ai cittadini. A completare la serata la presenza dei candidati alle elezioni politiche, come Marina Romanò di Cesano Maderno, candidata alla Camera dei Deputati, Massimiliano Romeo per il Senato, Andrea Crippa alla Camera Uninominale e Paolo Grimoldi Segretario Nazionale della Lega Lombarda. Non mancava nessuno all’inaugurazione del nostro Monti Point, il luogo che per i prossimi venti giorni sarà il riferimento di tutti coloro che vorranno conoscere e dialogare con me e con noi.

E’ stata una bella festa, e alla fine, come tutte le feste che si rispettino, non poteva mancare la sorpresa finale. Mentre stava parlando Paolo Grimoldi ci siamo accorti di uno strano vociare, l’agitazione che cresceva in sala e un po’ di trambusto. Alla fine un grido: «E’ arrivato Bossi!». Dopo pochi secondi si è materializzato Umberto Bossi, accolto da applausi e strette di mano. Non era in programma, nessuno aveva ipotizzato potesse trovare cinque minuti per venire tra noi preso dagli impegni della campagna elettorale. Invece ha voluto esserci, ha appreso che avremmo distribuito in anteprima il libro che ho scritto «Una Storia Leghista – trent’anni di buona politica nel Feudo di Cesarino» e non voleva perdersi la copia in anteprima. Ha picchiato duro contro Roma e sulla necessità di ottenere un minimo di autonomia, soprattutto in campo fiscale, per la Lombardia. Una festa che si è conclusa con un bel brindisi e un aperitivo per tutti. Ora si parte a lavorare sodo, per Fontana Presidente e per convincere gli elettori a scrivere Monti sulla scheda verde.