25 aprile: liberiamo la liberazione

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Solidarietà a Laura Ferrari Sindaco di Lentate. Liberiamo il 25 Aprile da chi fomenta odio. Tutti i Sindaci dovrebbero abolire i comizi in segno di protesta

Da giorni è partito un vero e proprio linciaggio mediatico contro il Sindaco di Lentate Sul Seveso Laura Ferrari. Insulti, foto appese a testa in giù, minacce. C’è un Sindaco, una donna colpita da violenza. Ma non fa notizia, non è una vittima per il mainstream, perché è di centro destra e quindi per qualcuno fa una grossa differenza. La sua colpa? Aver alzato la testa di fronte a chi, ormai da anni, utilizza le celebrazioni del 25 aprile per fomentare le più bieche e beceri pulsioni di vero e proprio odio politico. Da giorni gli organi si stampa battono la notizia, distorcendola, con il solo scopo di aizzare la bagarre politica: “il Sindaco abolisce le celebrazioni del 25 aprile”. Naturalmente non è così. Per capire cosa è successo è necessario riavvolgere il nastro e tornare a un anno fa. Festeggiamenti del 25 aprile 2018, a Lentate si materializza la Senatrice Lucrezia Ricchiuti, in qualità di “partigiana” (e farebbe già ridere così). Nonostante il clima pacifico e disteso di tutti, la Senatrice parte con un discorso durissimo, alieno dalla realtà, in cui paventa addirittura l’imminente ritorno del fascismo in Brianza. Una delle “prove” di questo pericolo “fascista” sarebbe la nomina di Andrea Arbizzoni come Assessore allo sport del Comune di Monza. Chiunque conosca Arbizzoni, a prescindere dalle idee politiche, sa benissimo che le parole della Ricchiuti siano delle mastodontiche sciocchezze. Ma nel caso qualcuno davvero si interrogasse seriamente sulla questione, basterebbe ricordare che Andrea Arbizzoni ha ricoperto la medesima carica a Monza già dal 2009. E non risulta che a Monza da allora girino squadracce con bastoni e olio di ricino. La Ricchiuti avrebbe dovuto difendere i valori della democrazia, conquistata proprio il 25 aprile, con il sangue di tanti ragazzi americani e anche di tanti valorosi partigiani. Molti dei quali, se fossero oggi ancora tra noi, manderebbero sonoramente a quel paese la Ricchiuti. La verità è che quelli come la Ricchiuti forse non conoscono davvero e fino in fondo i valori della democrazia, che richiede innanzitutto il rispetto per chi non la pensa come te. Quella stessa democrazia che dà il potere al popolo, agli elettori, che hanno così avuto modo di decidere che la Senatrice Lucrezia Ricchiuti non avesse più diritto di sedere in Parlamento. E forse per questo la democrazia diventa un po’ fastidiosa. Noi dovremmo liberare il 25 aprile, cioè il giorno della liberazione, da queste persone intolleranti e che dimostrano di non essere compatibili, con i loro atteggiamenti, con la democrazia. Ha fatto bene il Sindaco Ferrari, noi siamo tutti con lei. Non ha abolito il 25 aprile ma ha deciso, per quest’anno, che ci si limita a festeggiarlo e a commemorare i morti, deponendo una corona in loro ricordo. Niente spazio a tromboni e tromboncine, niente spazio a chi pensa di cavalcare l’odio per ritagliarsi uno spazio politico che non ha più. Noi a Lazzate lo facciamo da 25 anni, dal 1993. A Lazzate si festeggia il 25 Aprile dando voce solo ai bimbi di scuola, che ricordano e omaggiano il sacrificio di chi ha perso la vita per la nostra libertà. Niente discorsi, nemmeno del Sindaco, tantomeno dell’ANPI. Nessuna polemica, nessun inutile ciarpame ideologico. Solo ricordo, rispetto ed educazione ai valori più profondi e democratici del 25 aprile. Dovrebbero fare tutti così, e per solidarietà rispetto alle aggressioni che sta subendo il Sindaco Ferrari, dovrebbero farlo tutti i Sindaci della Brianza e non solo.